The new building for the visually impaired is a national centre with international importance. It is located by a busy entrance road to Helsinki, next to The Shopping Center Itäkeskus in eastern Helsinki. The building, finished in early 2004, contains diverse healthcare, rehabilitation and library services as well as office spaces.
The design of the building is based on a winning entry in an architectural competition held in the year 2000.
Lahdelma & Mahlamäki Architects
Iiris, Centro di servizi e attività per i non vedenti a Helsinki, FinlandiaIl nuovo centro per i non vedenti Iiris è un grande edificio di quasi 94 mila metri cubi che raggruppa in un unico “luogo” importanti sedi nazionali (Federazione finlandese dei non vedenti, Associazione dei non vedenti e ipovedenti di Helsinki e Uusimaa, Associazione dei non vedenti massaggiatori e fisioterapisti, Centro culturale dei non vedenti, Associazione finlandese sordociechi), uffici e servizi del sistema sanitario nazionale, locali per la riabilitazione e la formazione, biblioteca per i non vedenti, sedi di organizzazioni e circoli che si occupano di persone diversamente abili, ecc. Inoltre, il complesso, inaugurato nel 2004, è provvisto di un piccolo auditorium, varie sale riunioni, un ristorante e diversi negozi.
Situato nella parte orientale di Helsinki, a breve distanza dal centro commerciale Itäkeskus (uno dei maggiori shopping center dei Paesi nordici) e nelle vicinanze di una trafficata strada d’ingresso alla città, Iiris è stato progettato dallo studio finlandese Lahdelma & Mahlamäki. I due soci, Ilmari Lahdelma (1959) e Rainer Mahlamäki (1956), che lavorano insieme a partire dal 1985 – prima in 8 Studio e poi in Kaira-Lahdelma-Mahlamäki –, nel 1997 fondano lo studio che al momento impiega una ventina di collaboratori in numerose opere professionali di elevata qualità.
Iiris è stato specificamente progettato per visitatori non vedenti, ipovedenti e non udenti ed è accessibile a tutte le persone diversamente abili. Punto di partenza per la progettazione sono state le persone non vedenti e il come esse percepiscono l’ambiente che le circonda: i molteplici “spazi” interni sono dispiegati ai margini di un lungo asse longitudinale attraversato da gallerie perpendicolari. Questo impianto planimetrico, intenzionalmente semplice e funzionale – una specie di “pettine” –, si esplicita anche all’esterno diventando l’elemento principale della composizione articolata dei singoli volumi.
Il complesso presenta una forma rettangolare (con i fronti lunghi orientati a nord e a sud) “svuotata” dalla presenza di sei cortili (con un lato aperto verso i confini dell’area) e di due zone allargate (quella dell’entrata principale, ad est, e quella posta alla fine del percorso, ad ovest). Nonostante una certa pendenza, l’edificio mantiene la quota del basamento alta 2 piani; su di essa s’appoggiano i restanti 4 piani dei volumi che definiscono le corti interne. In alcuni casi, i cortili sono parzialmente occupati permettendo così alla pianta principale del terzo piano di allargarsi in quei punti in cui ce n’è bisogno; in queste situazioni, a sud, nelle estremità non coperte, sono state ricavate piacevoli terrazze e luoghi di sosta. Nei piani superiori al terzo, la pianta riacquista il suo rigore funzionale, basato sulla distribuzione attraverso corridoi estesi che si incrociano perpendicolarmente; ai lati sono situate le numerose attività che un edificio con queste funzioni dovrebbe ospitare.
Esteriormente, le parti dei fronti più prossime ai confini dell’area sono rivestite con grandi elementi in laterizio e presentano un carattere essenzialmente “chiuso”, con poche aperture; il resto delle facciate, le porzioni più arretrate, sono vetrate, anche se non interamente trasparenti. Il vetro non abbagliante, parzialmente serigrafato, è ravvivato da molteplici veneziane colorate (è da ricordare che in Finlandia, in base alle nuove restrizioni energetiche, la superficie “finestrata” permessa è soltanto il 15% della superficie di pavimento).
Parallelamente all’asse est-ovest, la forma principale dell’edificio è sovrastata da un volume “tecnico” (macchinari per la ventilazione, ecc.), nobilitato dentro una struttura vetrata che, con la sua presenza, si converte in un importante elemento compositivo riflettendo, durante le stagioni buie, luce artificiale.
All’interno dell’edificio, la percezione dello “spazio” è intensificata dal contrasto dei materiali e dei colori. Il vestibolo principale è “arredato” con legno, pietra e vetro; nel resto del complesso, i colori complementari e i materiali diversi differenziano le porte e i corrimani dallo sfondo degli ambienti; separano le pareti divisorie dai pavimenti e segnano percorsi pedonali.
La luce naturale è stata utilizzata poco, perché i contrasti forti che genera creano abbagliamento, cosa che risulta essere un problema per le persone con la visione danneggiata.
I locali comuni del centro Iiris sono utilizzati in modo efficace e con criteri diversi: durante il giorno sono adoperati principalmente per la riabilitazione, la formazione e l’occupazione; di sera e durante i fine settimana sono a disposizione delle organizzazioni e dei circoli hobby frequentati dalle persone non vedenti.
Igor Maglica